I Sindaci dell’Alto Sebino hanno condiviso la necessità e la possibilità di dotare il comprensorio dell’Alto Sebino di un mezzo di soccorso attrezzato e omologato, a trazione integrale e di dimensioni ridotte, in grado di raggiungere quelle zone montuose o dei piccoli borghi ad oggi inaccessibili alle ambulanze in dotazione. A breve sarà inviato un documento congiunto alla Croce Blu di Lovere per offrire la collaborazione dei Sindaci presenti all’incontro a supportare l’Associazione, anche presso i nostri concittadini e le varie realtà dei nostri paesi, in una raccolta fondi finalizzata a dare una risposta concreta a questa impellente necessità del territorio.Com’è noto, nei comuni dell’Alto Sebino vi sono strade che, a causa della particolare conformazione del territorio e dello sviluppo storico degli abitati, non consentono il passaggio delle ambulanze, specialmente dei modelli più recenti, rendendo pressochè impossibile garantire il servizio di assistenza in modo tempestivo.
 
A Lovere la situazione riguarda alcuni vicoli e vie del paese. Via Davine, in modo particolare, è interessata da un annoso problema relativo alla viabilità e alla sicurezza. Negli anni - ricorda Giovanni Guizzetti, Assessore ai Lavori Pubblici - l’Amministrazione comunale ha intrapreso tutte le valutazioni possibili per addivenire ad una risoluzione definitiva del problema vagliando sia studi commissionati dall’Ente che un progetto di allargamento della strettoia di via Davine presentato da un privato cittadino. Tutte le considerazioni che ne sono scaturite non hanno dato garanzia di successo a causa di insormontabili problematiche di natura tecnica o per gli scarsi risultati a fronte di costi ingentissimi a carico del Comune.
 
Per tale motivo - spiega il Sindaco Alex Pennacchio - abbiamo previsto la sperimentazione di un impianto semaforico che, unitamente alla modifica della viabilità, possa scongiurare i disagi derivanti dall’incrocio di due auto. L’installazione del semaforo è prevista nei primi mesi del prossimo anno e avrà una durata sperimentale di 3/4 mesi. Al termine della sperimentazione si valuteranno i risultati e l’opportunità o meno di procedere con l’acquisto e la messa in opera di un impianto semaforico “intelligente” che, provvisto di fotocellule, si azioni solo in caso di passaggio di auto. Il costo dell’intervento dovrebbe aggirarsi attorno ai 30.000 euro.
 
Il piano di intervento per rendere più sicura quest’area prevederà inoltre l’installazione di colonnette antincendio che la società Uniacque, su sollecitazione del Comune, posizionerà nei prossimi mesi.
 
Per trovare una soluzione al problema dell’accesso dei mezzi di soccorso sanitario, il Sindaco di Lovere ha interpellato i vertici di AREU Lombardia (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza), ottenendo la disponibilità a concedere in deroga l’autorizzazione all’utilizzo sul territorio di un’ambulanza speciale di dimensioni ridotte. L’Amministrazione comunale ha quindi informato la Croce Blu di Lovere di quanto appreso da AREU e ha confermato la volontà di collaborare con l’Associazione per il raggiungimento di questo importante obiettivo.
 
Come già fatto in precedenza per scongiurare la chiusura dell’Ospedale, è stato organizzato un incontro al quale il Comune di Lovere ha invitato il Presidente della Comunità Montana, il Presidente dell’Ambito e i Sindaci dell’Alto Sebino. Secondo il Sindaco, prof. Alex Pennacchio, è stata un’ulteriore occasione per fare sistema e per addivenire alla risoluzione di un problema che interessa tutto il territorio. Nella riunione, infatti, è stata condivisa la necessità e la possibilità di dotare il comprensorio dell’Alto Sebino di un mezzo di soccorso attrezzato e omologato, a trazione integrale e di dimensioni ridotte, in grado di raggiungere quelle zone montuose o dei piccoli borghi ad oggi inaccessibili alle ambulanze in dotazione. A breve - riferisce il Sindaco Pennacchio - sarà inviato un documento congiunto alla Croce Blu di Lovere per offrire la collaborazione dei Sindaci presenti all’incontro a supportare l’Associazione, anche presso i nostri concittadini e le varie realtà dei nostri paesi, in una raccolta fondi finalizzata a dare una risposta concreta a questa impellente necessità del territorio.