Lista "L'AGO DI LOVERE"

Alex PENNACCHIO
SINDACO
 
Simonetta URGNANI
Vice Sindaco
 
Nicola MACARIO
 
 
Gianluigi CONTI
Consigliere delegato alle Partecipate e ai Giovani
 
Gian Luca SOAVI
Consigliere delegato allo Sport
 
Francesco BIANCHI
 
Patrizia PARISI
 
Gemma PIZZONI
in carica dal 23/05/2022

 

 

Lista "LOVERE DOMANI"

Graziano MARTINELLI
 
Marco BONOMELLI
 
Chiara SAVIO
 
Gianantonio BENAGLIO
 
 
Scarica:
- Giuramento del Sindaco (deliberazione di Consiglio comunale n. 17 del 11.06.2019)
- Convalida degli eletti alla carica di Sindaco e di Consigliere comunale (deliberazione di Giunta comunale n. 16 del 11.06.2019 - formato pdf)
- Delega a consiglieri comunali per specifiche materie (decreto sindacale n. 7 del 11.06.2019 - formato pdf)
- Nomina dei componenti della Giunta comunale e del Vice Sindaco (decreto sindacale n. 6 del 11.06.2019 - formato pdf)
 
 
 
Consiglieri comunali:
- CURRICULA
- INCARICHI RICOPERTI presso enti pubblici e privati e COMPENSI PERCEPITI
 
 



Il Consiglio Comunale si riunisce abitualmente nell'apposita sala sita al terzo ed ultimo piano del palazzo municipale (Villa Milesi, in Via G. Marconi, 19), in sedute aperte al pubblico che, pertanto, può parteciparvi liberamente.

Le adunanze del Consiglio Comunale vengono rese note alla popolazione attraverso adeguata pubblicità qualche giorno prima, mediante l'affissione di manifesti nelle bacheche comunali e la pubblicazione della notizia in prima pagina del sito internet istituzionale.

Le decisioni adottate dall'Assemblea Consiliare sono pubblicate all'albo pretorio informatico dell'ente. Per visualizzarlo cliccare qui.

 

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE. POTERI (articolo 18 dello Statuto comunale)

1. Il Consiglio comunale, rappresenta la collettività comunale, determina l’indirizzo politico, sociale ed economico del Comune e ne controlla l’attuazione.

2. Adempie alle funzioni specificamente demandategli dalle leggi statali e regionali e dal presente Statuto.

3. L’esercizio delle potestà e delle funzioni consiliari non può essere delegato.

 

PRIMA ADUNANZA (articolo 19 dello Statuto comunale)

1. Il Sindaco convoca la prima adunanza del consiglio comunale neo-eletto, entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti, con avvisi di convocazione da notificarsi almeno cinque giorni prima della seduta.

2. La prima adunanza del nuovo Consiglio Comunale comprende le sedute riservate alla convalida degli eletti e alla comunicazione del Sindaco in merito agli assessori nominati. In tale seduta il Sindaco presta giuramento davanti al Consiglio di osservare lealmente la costituzione italiana.

3. La seduta deve tenersi entro 10 giorni dalla convocazione.

4. La seduta è pubblica e la votazione è palese e ad essa possono partecipare i Consiglieri delle cui cause ostative si discute.

5. Per la validità delle adunanze e delle deliberazioni si applicano le norme previste, rispettivamente, dagli artt. 23 e 34 del presente Statuto.

Entro 45 gg. dalla proclamazione, il Sindaco, dopo aver interpellato la Giunta, provvede a presentare al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. In sede di presentazione delle linee programmatiche i Gruppi consiliari possono presentare proposte e osservazioni da discutere durante la seduta consiliare. Nel corso del mandato elettorale, non più di due volte l’anno, su richiesta di almeno 4 Consiglieri comunali, il Sindaco è tenuto a riunire l’organo consiliare per discutere in merito alla verifica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e degli Assessori.

 

CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE (articolo 20 dello Statuto comunale)

1. Il Consiglio comunale è convocato dal Sindaco, cui compete, altresì, la fissazione del giorno della adunanza, salvo il caso in cui alla lett. b) del successivo comma 3 del presente articolo.

2. L’attività del Consiglio comunale si svolge in sessioni ordinarie e sessioni straordinarie. Ai fini della convocazione sono considerate ordinarie le sedute nelle quali vengono iscritte le proposte di deliberazione inerenti al bilancio di previsione e il rendiconto del bilancio. Le sessioni ordinarie devono essere convocate almeno 5 giorni prima del giorno stabilito, quelle straordinarie almeno 3 giorni prima. In caso di eccezionale urgenza la convocazione può avvenire con un anticipo di almeno 24 ore.

3. Il Sindaco è tenuto a riunire il Consiglio, in un termine non superiore a 20 gg., quando lo richiedono un quinto dei Consiglieri, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.

4. In caso d’urgenza la convocazione può avere luogo con un preavviso di almeno ventiquattro ore. In questo caso ogni deliberazione può essere differita al giorno seguente su richiesta della maggioranza dei Consiglieri presenti.

 

ORDINE DEL GIORNO (articolo 21 dello Statuto comunale)

1. L’ordine del giorno delle sedute del Consiglio comunale è stabilito dal Sindaco, secondo le norme del regolamento.

 

CONSEGNA DELL'AVVISO DI CONVOCAZIONE (articolo 22 dello Statuto comunale)

1. L’avviso di convocazione, con allegato ordine del giorno, deve essere pubblicato all’albo pretorio e notificato dal Messo comunale al domicilio dei Consiglieri, nei seguenti termini:

a) almeno 5 giorni prima di quello stabilito per l’adunanza, qualora si tratti di sessioni ordinarie;

b) almeno 3 giorni prima di quello stabilito per l’adunanza, qualora si tratti di sessioni straordinarie;

c) almeno 24 ore prima dell’adunanza, per i casi d’urgenza e per gli oggetti da trattarsi in aggiunta ad altri già iscritti all’ordine del giorno.

2. Si osservano le disposizioni dell’articolo 155 del codice di procedura civile.

3. Ciascun Consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel territorio comunale.

 

NUMERO LEGALE PER LA VALIDITA' DELLE SEDUTE (articolo 23 dello Statuto comunale)

1. Il Consiglio comunale si riunisce validamente con la presenza della metà dei Consiglieri assegnati salvo che sia richiesta una maggioranza speciale.

2. Nella seduta di seconda convocazione è sufficiente, per la validità dell’adunanza, l’intervento di almeno 1/3 dei Consiglieri assegnati senza computare a tal fine il Sindaco.

3. Il Consiglio non può deliberare, in seduta di seconda convocazione, su proposte non comprese nell’ordine del giorno della seduta di prima convocazione, ove non ne sia stato dato avviso nei modi e termini stabiliti dall’articolo precedente e non intervenga alla seduta la metà dei Consiglieri assegnati.

4. Non concorrono a determinare la validità della adunanza:

a) i consiglieri tenuti obbligatoriamente ad astenersi;

b) coloro che escono dalla sala prima della votazione;

c) gli Assessori scelti fra i cittadini non facenti parte del Consiglio. Essi intervengono alle adunanze del Consiglio, partecipano alla discussione, ma non hanno diritto al voto.

 

NUMERO LEGALE PER LA VALIDITA' DELLE DELIBERAZIONI (articolo 24 dello Statuto comunale)

1. Nessuna deliberazione è valida se non ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, fatti salvi i casi in cui sia richiesta una maggioranza qualificata.

2. Non si computano per determinare la maggioranza dei votanti:

a) coloro che si astengono;

b) coloro che escono dalla sala prima della votazione.

3. Nei casi d’urgenza le deliberazioni possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.

4. I verbali di deliberazione del Consiglio sono firmati dal Presidente e dal Segretario Comunale.

 

PUBBLICITA' DELLE SEDUTE (articolo 25 dello Statuto comunale)

1. Le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche.

2. Il Regolamento stabilisce i casi in cui il Consiglio si riunisce in seduta segreta.

 

VOTAZIONI (articolo 26 dello Statuto comunale)

1. Le votazioni hanno luogo con voto palese.

2. Il Regolamento stabilisce i casi in cui il Consiglio vota a scrutinio segreto.

 

REGOLAMENTO INTERNO (articolo 27 dello Statuto comunale)

1. Le norme relative all’organizzazione ed al funzionamento del Consiglio comunale, nelle materie di cui al Capo I e al Capo II del presente titolo, sono contenute in un regolamento approvato a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati al Comune.

2. La stessa maggioranza è richiesta per le modificazioni del regolamento.